In questo articolo esploriamo le principali varietà di lavanda, mettendone in luce i tratti distintivi per aiutare a scegliere la pianta più adatta alle proprie esigenze. La lavanda è una pianta aromatica conosciuta e amata per il suo profumo inconfondibile, la bellezza dei fiori violacei e le innumerevoli proprietà benefiche. Originaria delle regioni mediterranee, si è diffusa in tutto il mondo, trovando un posto d’onore nei giardini, nei balconi e persino negli interni delle case. Nonostante si tenda a pensare alla lavanda come a una sola pianta, in realtà esistono diverse varietà e specie, ognuna con caratteristiche specifiche che la rendono più o meno adatta a certi climi, terreni o utilizzi.
Lavanda Hybrida (Lavandino)
La Lavanda Hybrida è ottenuto dall’incrocio tra Lavanda angustifolia e Lavanda latifolia. Si distingue per le spighe floreali più lunghe e per la crescita vigorosa, che la rende molto produttiva in termini di fiori e olio essenziale. In fase di fioritura, il colore viola scuro e acceso la rende particolarmente coinvolgente e affascinante. Ha un profumo intenso e pungente, con note di canfora più marcate rispetto alla lavanda angustifolia, per questo motivo il suo aroma è talvolta considerato meno raffinato. Il lavandino è apprezzato soprattutto a livello industriale, dove viene coltivato in larga scala per la produzione di olio essenziale a costi inferiori. In giardino, si rivela una pianta rustica e resistente, in grado di adattarsi a diverse condizioni climatiche purché abbia a disposizione un buon soleggiamento. I suoi fiori sbocciano in spighe voluminose, creando un effetto scenografico notevole, specialmente se piantato in gruppi o in filari. Questa è la tipologia di lavanda che abbiamo scelto per la nostra piantagione per via della profumazione intensa dei suoi fiori che le permettono di essere perfetta per la profumazione di armadi e cassetti. Inoltre l’olio essenziale è un ottimo repellente contro le zanzare. Le sue proprietà calmanti e rilassanti la rendono un’alleata efficace per chi soffre di stress e insonnia.
Lavanda Angustifolia (Lavanda inglese)
La Lavanda angustifolia è probabilmente la più conosciuta e viene spesso chiamata “lavanda vera” o “lavanda inglese”, pur essendo originaria delle regioni mediterranee. Si riconosce per i suoi fiori di un color viola grigiastro, raccolti in spighe compatte, e per il suo profumo particolarmente dolce e delicato. Questa varietà predilige climi temperati e terreni ben drenati, poveri di sostanze nutritive. Ama il sole pieno e non tollera l’umidità stagnante. Grazie al suo profumo ricco di linalolo e acetato di linalile, l’olio essenziale ricavato da Lavandula angustifolia è apprezzato in aromaterapia, cosmetica e profumeria. Inoltre, la lavanda inglese è spesso usata per creare siepi basse o bordure lungo i vialetti, donando un tocco di eleganza e un aroma soave all’ambiente.
Lavanda Stoechas (Lavanda spagnola)
Conosciuta come lavanda spagnola (da non confondere con Lavandula dentata), la Stoechas è facilmente riconoscibile per la forma dei suoi fiori: le spighe sono sormontate da un piccolo ciuffo di brattee color porpora, talvolta chiamate “orecchie di coniglio”. Questa particolare struttura floreale la rende molto decorativa, perfetta per dare un tocco esotico al giardino o al balcone. A livello olfattivo, il profumo di è più penetrante e canforato rispetto a quello della lavanda inglese. Predilige anch’essa posizioni soleggiate e terreni ben drenati, ma è più tollerante nei confronti dell’umidità rispetto ad altre varietà. Richiede potature regolari per mantenersi compatta e per favorire nuove fioriture. Sebbene l’olio essenziale di questa varietà sia meno utilizzato in aromaterapia a causa di un odore più pungente, trova comunque impiego in profumeria e in prodotti per la cura del corpo.
Lavanda Dentata (Lavanda francese)
Nonostante il suo nome comune sia lavanda francese, la Dentata è originaria delle Isole Canarie e di altre regioni costiere del Mediterraneo. Deve il nome “dentata” al margine seghettato delle sue foglie, che hanno una leggera peluria nella parte inferiore. Il colore dei fiori varia dal lilla chiaro al viola più intenso e si presentano in spighe compatte con brattee distintive sulla sommità, sebbene meno pronunciate rispetto a Lavandula stoechas. Il suo profumo è erbaceo, con una punta di dolcezza, e la sua fioritura è generosa e duratura, soprattutto se coltivata in un clima mite. L. dentata ama le temperature calde e teme i geli intensi, ma può essere coltivata anche in regioni più fredde con le dovute accortezze, come la protezione dalle gelate e un’ottima esposizione al sole.
Altre varietà di interesse
Oltre a queste varietà più diffuse, esistono altre specie e ibridi che possono arricchire il giardino con colori e profumi diversi. Ad esempio, la Lavanda Latifolia (detta anche lavanda spicata) ha un aroma canforato e produce un olio essenziale particolarmente utile per le vie respiratorie. La Lavanda Pinnata, con le sue foglie pennate e i fiori blu-violacei, è apprezzata per il suo aspetto leggero e ornamentale. La Lavanda Viridis, invece, presenta fiori di un insolito colore verde-giallastro e un aroma più legnoso, diventando così una scelta insolita per chi cerca qualcosa di fuori dall’ordinario.
Come scegliere la varietà di lavanda giusta
La scelta della varietà di lavanda dipende in gran parte dalle condizioni climatiche del luogo in cui si intende coltivarla e dallo scopo per cui la si desidera. Se l’obiettivo è ottenere un olio essenziale di alta qualità, Lavandula angustifolia è spesso la prima scelta. Se invece si punta a un’abbondante produzione di fiori, la Hybrida risulta vantaggiosa. Per un effetto ornamentale esotico, la Lavanda Stoechas o quella Dentata, con le loro brattee colorate, possono dare un tocco di vivacità al giardino. È importante assicurarsi di fornire alle piante un terreno ben drenato, un’esposizione soleggiata e cure adeguate, come potature leggere dopo la fioritura, per mantenerle in salute a lungo.
Consigli di coltivazione e cura
Indipendentemente dalla varietà scelta, la lavanda richiede alcune attenzioni comuni. Predilige terreni calcarei, sciolti e con un buon drenaggio. È fondamentale evitare ristagni idrici, che possono causare marciumi radicali. Le irrigazioni devono essere moderate, soprattutto durante i mesi più caldi, anche se la lavanda, essendo una pianta mediterranea, tollera bene la siccità. La potatura va fatta subito dopo la fioritura, rimuovendo i fiori appassiti e accorciando gli steli per mantenere la pianta compatta. Un’adeguata circolazione dell’aria attorno ai cespugli aiuta a prevenire malattie fungine, mentre l’uso di pacciamature leggere con ciottoli può mantenere il terreno fresco e scoraggiare la crescita di erbacce.
Le diverse varietà di lavanda offrono una ricchezza di colori, profumi e caratteristiche che le rendono piante estremamente versatili. Che si desideri un aroma intenso e canforato oppure uno più dolce e delicato, c’è sempre una tipologia di lavanda adatta alle proprie preferenze. Oltre alle differenze estetiche, è importante considerare il clima, l’uso finale (decorativo, aromaterapico o culinario) e l’impegno che si è pronti a dedicare alla coltivazione. Con un po’ di attenzione e cura, queste piante offrono fioriture spettacolari, una fragranza rilassante e persino proprietà benefiche per la salute, rendendo la lavanda una scelta eccellente sia per il giardino che per la casa.