Ok, Facciamo la Piantagione di Lavanda! Era il 23 Agosto 2016.

Dai sogni nascono grandi progetti. Progetti per guardare al futuro e lasciare il proprio segno.

Tutto ebbe inizio una sera d’estate, il 23 Agosto 2016, esattamente 365 giorni fa, alle ore 21:00 seduti ad un tavolino davanti all’Albergo Vettore di Montegallo in provincia di Ascoli Piceno.

Io (Federico) e Nicoletta 5 anni orsono abbiamo deciso di abbandonare gli spazi stretti della nostra Bologna per trasferirci in questo piccolo borgo antico a 900 mt. alle pendici dell’imponente Monte Vettore con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio dei Monti Sibillini lavorando a stretto contatto con le strutture turistiche.

Le nostre sere d’estate trascorrevano seduti ad un tavolino insieme agli amici parlando dei tanti progetti e dei tanti sogni che ci passavano per la mente…alcuni dei quali difficili da realizzare ma non impossibili. Più erano difficili e più ci piacevano!

Quella sera però c’era qualcosa di diverso perché sul tavolino, proprio davanti a noi due ed al nostro carissimo amico Fausto, gestore dell’Albergo Vettore, c’era un piccolo vaso con dentro una pianta di lavanda con tante spighe profumatissime e violacee.

Fausto Monti e L’Albergo Vettore di Montegallo

Già da tempo parlavamo tutti e tre di creare nuove attrattive per il nostro piccolo borgo con l’intento di incrementare il flusso turistico e solo qualche settimana prima, leggendo casualmente un articolo su un giornale, ci siamo imbattuti sulla realizzazione di una piantagione di lavanda nelle colline bolognesi. Quelle immagini e quei colori ci hanno travolto, ci sembrava di sentire già il profumo…è stato amore a prima vista.

Nei giorni successivi abbiamo cominciato a documentarci, a spulciare ogni pagina web, video e testimonianza per capire se anche qui ci potevano essere i presupposti per realizzare il nostro sogno. Con immensa gioia l’esito è stato…. Si può fare!!!

Insieme a Fausto abbiamo iniziato a ragionare su quante piante potessero servire, su come disporle nel terreno proprio davanti all’hotel per ricreare un’atmosfera provenzale che potesse attirare turisti sia a Montegallo che alla sua struttura.

Il nostro piccolo borgo vive di turismo e dei turisti che da qui passano per raggiungere Castelluccio di Norcia ed assistere nel mese di luglio alla fioritura delle lenticchie. Un tripudio di colori che ogni anno regala emozioni indescrivibili, una tavolozza degna dei migliori quadri d’autore.

“I turisti passano da qui per andare a vedere delle fioriture…offriamogli anche la nostra fioritura!”

Quella sera le parole scorrevano velocemente, grazie anche alle riflessioni già sviscerate nei giorni precedenti, pertanto tutto si concentrava solamente su due domande:

Lo facciamo o non lo facciamo?
Ci proviamo o non ci proviamo?

Ci siamo guardati in faccia e sorridendo abbiamo detto tutti… “Si, Facciamolo!”. Erano le 22:30 circa del 23 Agosto del 2016.

Solamente 5 ore dopo, per l’esattezza alle ore 3:36 del 24 Agosto, una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 Richter distrugge rovinosamente Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto… e colpisce duramente anche Montegallo, distante solamente pochi chilometri dall’epicentro.

Il Terremoto del 24 Agosto 2016 a Montegallo

Il risveglio è stato tremendo, al buio, in piena notte, con i muri che ballavano creando rumori assordanti e taglienti; la brutalità con cui si è scatenato il sisma ci ha lasciati impietriti ed impotenti senza alcuna possibilità di reagire e di muoverci dal letto per un interminabile minuto.

Placato il movimento, ci siamo immediatamente alzati e prese le prime cose che ci capitavano tra le mani siamo usciti di corsa in strada. I minuti sono scorsi velocemente e le prime notizie rimbalzavano tra le radio nazionali e solo in quel momento abbiamo capito quanto era stata devastante la scossa.

Abbiamo cercato di telefonare subito alle nostre famiglie per metterle al corrente dell’accaduto e per tranquillizzarle che eravamo salvi e stavamo bene. La terra ha ricominciato a tremare: ore 4:33 è arrivata la seconda forte scossa di magnitudo 5.4 Richter.

Il Monte Vettore urlava con voce assordante, le abitazioni oscillavano violentemente facendo presagire il peggio…il crollo. Tempo interminabile in cui il corpo rimane pietrificato ed impotente impossibilitato a reagire davanti a questa forza della natura che ha sprigionato tutta la sua energia nascosta in maniera violenta, fredda e troppo spietata.

Appena ritornata la quiete abbiamo chiamato Fausto:

“Fausto, com’è la situazione lì all’Albergo”.
“Lascia stare Federico… qui è tutto rotto ma noi stiamo tutti bene. Gli ospiti sono tutti usciti e nessuno si è fatto male”.
“Che sollievo Fausto”.
“L’albergo è andato Federico, ci sono crepe dappertutto”.
“Fausto, appena possiamo veniamo da voi”.

Con le prime luci del mattino sono iniziati i sopralluoghi per fare la conta dei danni e le prime impressioni, nei giorni seguenti, si sono confermate. Il paese era in ginocchio. I Monti Sibillini erano in ginocchio.

Anche la nostra attività di promozione turistica Sibilliniweb.it ha subito la perdita di numerosi clienti a causa dei danni del terremoto e, da lì a soli 2 mesi, è drasticamente peggiorata con le ulteriori scosse del 26 e 30 Ottobre 2016 con magnitudo massima di 6.5 Richter.

Montegallo nel primo pomeriggio del 30 Ottobre è stata evacuata totalmente nelle strutture turistiche ubicate sulla costa mentre io e Nicoletta abbiamo scelto di ritornare a Bologna, la nostra città di origine, in attesa che il potenziale pericolo si attenuasse e soprattutto per “riprendere un po’ fiato” e riordinare i pensieri, le emozioni ed il nostro futuro.

I nostri sogni e le nostre sicurezze sono completamente svanite insieme a quelle di migliaia di altre persone che come noi vivevano e lavoravano in questo territorio con sacrificio e dedizione per continuare ad abitare in questi borghi tanto amati e paesaggisticamente incantevoli.

Dopo soli 2 giorni in noi è cresciuta la volontà di “far fiorire” il progetto della piantagione della Lavanda tanto discusso e voluto insieme all’amico Fausto in quella serata del 23 Agosto 2016. Abbiamo deciso di fondare il marchio “Lavanda dei Sibillini” come progetto lavorativo per la nostra rinascita, progetto turistico per il nostro territorio e simbolo per la nostra gente: non tutto è andato perduto.

Il progetto è stato titolato: “Un Fiore per Montegallo”.

Federico Rossi e Nicoletta Scopa – Lavanda dei Sibillini

Il 17 Novembre 2016, io e Nicoletta, siamo ritornati a casa nostra a Montegallo e da lì in poi non abbiamo mai smesso di lavorare sodo per ricostruire il nostro futuro tra mille difficoltà ed una burocrazia troppo sorda ai problemi reali della popolazione in un clima difficile come il post-terremoto.

Il nostro carissimo amico Fausto invece ha dovuto abbandonare, momentaneamente, Montegallo in cerca di un nuovo lavoro concretizzatosi questa primavera con l’apertura di una piccola Enoteca a Roma in Viale Appio Claudio, 242 (andate a trovarlo!). Con gli occhi, l’olfatto e soprattutto il cuore…Fausto è sempre qui vicino a noi.

Oggi la nostra piantagione conta 1500 piante di Lavanda e stiamo lavorando per affittare altri 2 terreni per espanderci nel 2018 fino a raggiungere 6-7000 unità totali.

Il terremoto non ci ha fermato, i nostri sogni continuano a volare ed a concretizzarsi piano piano posando a terra pietra dopo pietra giorno per giorno.

Con amore

Federico e Nicoletta

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