Come si produce l’Olio Essenziale di Lavanda?

20 Ott, 2025 | Approfondimenti

Dal campo al flacone: il viaggio profumato della lavanda

In questo articolo ti presentiamo il fantastico viaggio, dal campo al flacone, della lavanda e come si produce il suo olio essenziale. La lavanda hybrida, conosciuta anche come lavandino, è una pianta apprezzata per il suo intenso profumo, la ricchezza di oli essenziali e le sue proprietà rilassanti, antisettiche e riequilibranti. A differenza della Lavandula angustifolia, la hybrida si distingue per la maggiore resa in olio e un aroma più penetrante, che la rende ideale per prodotti destinati all’aromaterapia, alla cosmesi e al benessere. Ma come si trasforma questa pianta in un olio essenziale puro? Il segreto sta nella distillazione in corrente di vapore, un metodo antico e naturale che permette di estrarre l’essenza senza compromettere le proprietà del fiore.

La raccolta: quando e come si taglia la lavanda

Il processo di produzione dell’olio essenziale comincia dal campo, con una fase fondamentale: la raccolta. Per ottenere un olio di alta qualità, il momento ideale per raccogliere la lavanda è nelle ore centrali di una giornata calda e soleggiata, quando il fiore è in piena fioritura e le ghiandole di olio presenti sui calici sono più ricche. È importante non aspettare troppo: se i fiori sono troppo maturi, la resa diminuisce e il profumo può risultare meno armonioso. La lavanda hybrida viene tagliata manualmente o con macchine agricole, a seconda della scala di produzione, e raccolta in modo da essere portata rapidamente al distillatore per non disperdere le preziose essenze.

La preparazione prima della distillazione

Una volta raccolta, la lavanda viene sistemata in contenitori aerati o direttamente all’interno dell’alambicco per evitare fermentazioni indesiderate. La fase successiva è la pesatura e l’eventuale cernita manuale, per rimuovere impurità come steli troppo grossi o corpi estranei. In alcune produzioni artigianali, si può lasciare riposare per alcune ore all’ombra prima della distillazione, in modo da stabilizzare leggermente l’umidità e facilitare il passaggio del vapore attraverso il materiale vegetale.

Il cuore del processo: la distillazione in corrente di vapore

La distillazione in corrente di vapore è il metodo più utilizzato per l’estrazione dell’olio essenziale di lavanda, poiché consente di preservarne l’integrità chimica e aromatica. Il processo si svolge in un’apparecchiatura chiamata distillatore o alambicco, composta da diverse sezioni: una caldaia, un contenitore per le piante (chiamato “cuore” o “camera di distillazione”), un condensatore e un separatore.

L’acqua viene scaldata nella caldaia fino a produrre vapore, che passa attraverso la massa di fiori contenuta nella camera di distillazione. Il vapore, attraversando la lavanda, ne estrae le molecole aromatiche, diventando un vapore carico di olio essenziale. Questo vapore profumato viene poi convogliato nel condensatore, dove viene raffreddato e trasformato nuovamente in liquido.

La separazione dell’olio essenziale dall’idrolato

Il liquido ottenuto dalla condensazione è un miscuglio di acqua e olio essenziale. Poiché l’olio è più leggero dell’acqua, si separa naturalmente e può essere raccolto in una boccetta tramite un apposito separatore (detto anche essenziatore). L’acqua residua che rimane prende il nome di idrolato di lavanda o acqua aromatica, che conserva anch’essa proprietà benefiche e può essere utilizzata per usi cosmetici, tonificanti o per la profumazione degli ambienti.

Il confezionamento e la conservazione

Una volta raccolto, l’olio essenziale di lavanda viene filtrato e travasato in contenitori di vetro scuro per proteggerlo dalla luce e conservarne le proprietà. È fondamentale che venga conservato in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore. L’olio essenziale di lavanda può mantenere intatte le sue caratteristiche anche per due o tre anni, se conservato correttamente.

L’artigianalità dietro ogni boccetta

Nel caso di piccole realtà, la produzione dell’olio essenziale di lavanda conserva ancora un valore artigianale. Ogni passaggio, dalla raccolta manuale alla distillazione su piccola scala, viene seguito con cura e passione, nel rispetto della pianta, dell’ambiente e della qualità del prodotto finale. È questa attenzione ai dettagli che fa la differenza tra un olio generico e un vero olio essenziale artigianale, autentico e ricco di proprietà.

La produzione dell’olio essenziale di lavanda è un percorso affascinante che unisce natura, tradizione e sapere artigianale. Grazie al metodo della distillazione in corrente di vapore, si riesce a catturare l’anima profumata della pianta in una bottiglia, pronta a portare benessere, armonia e salute nelle nostre case. Conoscere questo processo ci aiuta a dare ancora più valore a ogni goccia, apprezzandone il legame profondo con la terra e con chi la coltiva con passione.

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